Carissimi Parrocchiani, Vi pensiamo tutti 6.000, uno per uno, a cominciare dagli ammalati, dai più poveri, da chi si sente solo e tradito, da chi non si attende nulla dalla vita, da chi non crede in Dio.
Affidiamo i nostri auguri a una preghiera del Vescovo Angelo Comastri alla Madonna, recitatela:
Maria, parlaci di Gesù Maria, tu hai visto Gesù e conosci il timbro della Sua voce e il battito del Suo cuore.
Maria, parlaci di Lui e raccontaci quanto hai camminato per seguirLo nella via della fede.
Maria, parlaci di Gesù e imprimi nel nostro incredulo cuore i tuoi sentimenti, la tua docilità, il tuo silenzio che ascolta e fa fiorire la Parola in scelte di vera libertà.
Maria, parlaci di Gesù affinché possiamo dire a tutti che L’abbiamo visto nei tuoi occhi e abbiamo sentito la stessa gioia che tu hai cantato nel Magnificat per coloro che cercano Gesù.
Maria, siamo poveri come la paglia di Betlemme! Prega perché Gesù nasca in noi e ci trasformi in una notte piena di luce: piena di Lui.
Maria, vogliamo vedere Gesù! Amen.
P.S.: Sul Presepe.
Contro la moda imperante contraria, vogliamo tenere alta la tradizione del Presepe, per non dimenticarci il motivo della festa. Il Presepe fa parte della nostra fede ma anche della nostra cultura. Le altre culture non si offendono. Costruiamolo in casa, fuori di casa, nelle piazze, nei crocicchi, nei giardini, dovunque!! Così si esprime un esimio studioso, il sociologo Stefano Allievi dell’Università di Padova.: “Le comunità straniere sanno perfettamente che questo è un Paese cattolico. Anche più di noi. E per loro è naturale vedere rappresentata la fede attraverso simboli caratteristici. Anzi, probabilmente nelle scuole i bambini musulmani parteciperebbero volentieri a realizzare il presepe, o a recitare a fine anno la Natività, anche nella parte di Gesù. Di certo non si sentirebbero offesi”.
Il parroco don Salvatore Pratelli Il Vicario don Alessandro Zavattini