Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra...
Il commento al brano biblico di Giobbe (19,1.23-27) scritto da don Benzi per venerdì 2 novembre, Commemorazione di tutti i fedeli defunti, e giorno in cui lui è tornato al Padre
“Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà: è morto. In realtà è una bugia.
Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì. Le mie mani saranno fredde, il mio occhio non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa terra mi apro all'infinito di Dio.
Noi lo vedremo, come ci dice Paolo, faccia a faccia, così come Egli è (1Cor 13,12). E si attuerà quella parola che la Sapienza dice al capitolo 3: Dio ha creato l'uomo immortale, per l'immortalità, secondo la sua natura l'ha creato.
Dentro di noi, quindi, c'è già l'immortalità, per cui la morte non è altro che lo sbocciare per sempre della mia identità, del mio essere con Dio. La morte è il momento dell'abbraccio col Padre, atteso intensamente nel cuore di ogni uomo, nel cuore di ogni creatura.”
(da Pane Quotidiano novembre-dicembre 2007)
La notte del 2 novembre il nostro caro Don Oreste, in seguito ad un attacco cardiaco ci ha lasciati.
Ora il nonno di noi tutti ci accompagnerà da lassù.