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News del: sabato 22 gennaio 2011
MISSIONE DIOCESANA RIMINESE IN ALBANIA Indietro

 

GIORNATA PER LA PROMOZIONE UMANA
E PER LA MISSIONE DIOCESANA IN ALBANIA
30 GENNAIO 2011
 
INTRODUZIONE
 
“Beati i poveri di spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli” (Mt 5, 3).
Gesù annuncia il regno di Dio anzitutto ai poveri di spirito,
a coloro cioè che hanno un cuore docile e aperto per raccogliere la salvezza di Dio,
dono per tutti gli uomini e per la realizzazione integrale di tutto l’uomo.
Celebriamo oggi la giornata per la promozione umana e per la missione diocesana in Albania,
che ci invita a prendere sul serio questa buona notizia di Dio.
Celebriamo la S. Messa uniti ai missionari che operano nella missione diocesana in Albania
e a tutti i missionari, perché promuovano l’uomo, lì dove operano,
con l’annuncio del Vangelo e con le opere che lo accompagnano.
 
 
RIFLESSIONI PER L’OMELIA
 
“Beati i poveri di spirito …, beati i miti, … beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, … perché di essi è il regno dei cieli”: l’annuncio di Gesù apre orizzonti nuovi, perché coloro che sembrano destinati all’esclusione e al fallimento sono, invece, i destinatari del regno di Dio. certamente la salvezza di Dio non si pone a livello del mondo, dando ricchezze materiali effimere, ma coglie la realtà umana integralmente, nelle sue esigenze spirituali, morali e materiali. La buona notizia di Gesù è parola che libera e che salva e promuove tutto l’uomo, liberandolo da ogni forma di male e promuovendo ogni bene autentico.
 
Per questo la Chiesa afferma che l’evangelizzazione e la promozione umana non possono mai essere disgiunte: il Vangelo produce frutti di giustizia, di solidarietà, di amore e di pace, che nello stesso tempo sono la testimonianza evidente che la Parola di Gesù è stata accolta e porta frutto.
 
Tutto ciò è vero sempre nel cristiano e nella Chiesa, ma in particolare si fa evidente dove il Vangelo è annunciato per la prima volta, in terra di missione (missio ad gentes). In terra di prima evangelizzazione la testimonianza delle opere deve accompagnare l’annuncio del Vangelo, perché esso sia credibile. Non che le opere di promozione umana diano forza al Vangelo (che ne ha già abbastanza in sé!), ma perché esso non sia smentito nei comportamenti dalle persone che lo annunciano. Certamente è necessario che le opere non prendano il sopravvento creando la falsa illusione che la Chiesa ed i suoi operatori siano indispensabili protagonisti di liberazione per i poveri della terra.
 
I missionari sono consapevoli di tutto ciò e sanno che la loro opera generosa è collaborazione all’opera più grande di Dio e piccolo segno di essa. Ma in questo hanno bisogno di sentire il sostegno di tutta la Chiesa ed in particolare della Chiesa-madre che li ha inviati. Essi sono la “punta avanzata” della missione della Chiesa e non semplicemente il fiore all’occhiello di una Chiesa che delega ad altri la missione “ad gentes” per preoccuparsi soltanto dell’ordinaria amministrazione…
 
<> (A.G. 1)         
<< La Chiesa, inviata da Cristo a rivelare e comunicare la carità di Dio a tutti gli uomini e a tutte le genti, comprende che le resta ancora da svolgere un lavoro missionario enorme>> (A.G. 10)
<> (R.M. 35)
 
 
 
 
 
 
PREGHIERA DEI FEDELI
 
1.     Per la Chiesa, perché non si limiti ad amministrare i sacramenti, ma sia pronta e disponibile all’evangelizzazione ed alla promozione umana. Preghiamo.
2.    Per i governanti, perché guardino al benessere della popolazione mondiale, superando gli interessi nazionalistici ed individuali. Preghiamo.
3.    Per la Chiesa di Rimini, parrocchie, associazioni, movimenti, perché concretamente sostenga la Missione che ha voluto in Albania e la curi come una madre il proprio figlio. Preghiamo.
4.    Per le giovani comunità di Kuçova, Berat e Uznova, perché sappiano essere segno e testimonianza del Vangelo di Cristo in mezzo al popolo albanese. Preghiamo.
5.    Per don Giovanni, le suore e i fratelli che operano nella missione diocesana, perché siano segno di fraternità e di comunione che favorisca l’unità e la concordia nelle tre comunità. Preghiamo.
6.    Per tutti i missionari riminesi che operano nei diversi Paesi del mondo, perché la loro opera e testimonianza siano segno di una spinta missionaria che deve coinvolgere tutta la nostra Chiesa locale. Preghiamo
 
 NOTE SULLA MISSIONE DIOCESANA IN ALBANIA
 
Le notizie sulla missione in Albania, fondata dalla chiesa di Rimini nel 1993, sono riportate nel bollettino diocesano degli anni passati. Sul Ponte-Missioni si trovano articoli aggiornati sulla situazione attuale.
In questo momento sono presenti nel territorio di Kuçova-Berat tre piccole comunità cristiane sostenute da tre comunità religiose:
Sorelle dell’Immacolata (d. Masi) a Kuçova, Maestre Pie Filippini a Berat e Sorelle della piccola famiglia dell’Assunta  (Montetauro) a Uznova.
Don Giovanni Vaccarini è il responsabile della missione e coordina il variegato lavoro portato avanti dalle diverse congregazioni religiose.
 
Per quanto riguarda l’evangelizzazione, c’è una notevole fioritura di conversioni (oltre 60 catecumeni!!) che impegna tutti i missionari e le tre giovani comunità.
Anche Uznova, ora, ha i suoi battezzati e sta crescendo come piccola comunità.
 
Per quanto riguarda la promozione umana, prosegue il lavoro della caritas, coinvolgendo anche l’associazione “piccola famiglia”, la Fondazione “Shpresa” (= Speranza) e la Fondazione “Shen Asti” (sant’Asti) e operando in diversi campi: da quello professionale (laboratorio di icone, falegnameria) a quello educativo (scuola, dopo-scuola, scout, animazione dei ragazzi), a quello delle povertà (adozione a distanza, progetto-case), a quello dei disabili (centro diurno a Berat e a Uznova), a quello culturale (legato specialmente alla scuola di Berat).
In particolare sta emergendo la qualità del lavoro svolto coi disabili a Berat (in collaborazione con la comunità di Capodarco) e a Uznova, così come pure il lavoro culturale di formazione e collaborazione tra le diverse scuole cittadine, portato avanti dalla nostra scuola di Berat in collaborazione con la comunità di S. Egidio di Roma. Il lavoro educativo e l’attenzione alla disabilità sono senz’altro due tipi di intervento molto importanti nel contesto albanese per la promozione umana e la crescita di tutta la società locale.
 
Il lavoro dei missionari, come si può immaginare, aumenta ogni giorno, mentre la situazione sociale e politica dell’Albania resta precaria, ancor di più oggi in cui l’abolizione del visto per l’UE ha creato ancora più mobilità. Nel frattempo i nuovi cristiani delle nostre comunità stanno dando buona prova di sé, nonostante le difficoltà e i problemi dell’ambiente (disoccupazione ed emigrazione, in primo luogo). La loro testimonianza può essere non solo sostenuta da noi in Italia, ma addirittura può essere uno stimolo per le nostre comunità a volte un po’ stanche e sfiduciate.
In ogni caso la Missione in Albania dipende totalmente per il suo sostentamento dalla Chiesa di Rimini e ha bisogno del coinvolgimento di tutte le realtà parrocchiali (oltre che diocesane), nell’aiuto concreto (tanti volontari hanno visitato e lavorato nella Missione), in quello economico, nell’amicizia spirituale ed in una fraternità che accomuna due Chiese diverse, anche se generate l’una dall’altra.
 
Proprio a motivo di questa sollecitudine fraterna nel 2010 si è costituita in diocesi una commissione di sacerdoti per seguire più da vicino la realtà della missione in Albania, con le sue ricchezze ed i suoi problemi e per sensibilizzare meglio la chiesa di Rimini al suo riguardo. La commissione è composta da una decina di preti e fa capo all’Ufficio Missionario diocesano e al suo direttore, don Aldo Fonti.
INDICAZIONI
 
·                 Valorizzare il Ponte Missioni e il manifesto della giornata;
 
·                 Connettersi con fogli di collegamento con la Missione, e con altri indirizzi (sorellealbania@piccolafamiglia.it e sostegnoadistanza@piccolafamiglia.it) e siti come www.piccolafamiglia.it, il forum della Comunità di Montetauro, o staff@shenasti.com e www.shenasti.com, il sito della Fondazione Shen Asti.
 
·                 Sensibilizzare le famiglie alle adozioni a distanza, un buon modo perché il collegamento con la Missione sia capillare e costante. A questo proposito vedi l’allegato sui vari progetti e il sostegno a distanza.
 
·                 Partecipare alla serata pubblica sulla missione diocesana, che si terrà VENERDI’ 28 GENNAIO alle ore 20,45 alla parrocchia di Savignano, con la presenza di don Aldo fonti e don Giovanni Vaccarini.
 
·                 Avvisare e invitare tutti gli albanesi cattolici alla s. Messa in albanese, celebrata nella chiesa Sacro Cuore di Gesù in Miramare di Rimini, alle ore 16: 20 febbraio;  27 marzo; 1 maggio ore 12 a Montetauro (segue pranzo insieme), Festa della Madonna del Buon Consiglio; 5 giugno ( vedi anche avviso allegato).
 
 
 
 
 

 

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