OGGI DEVO FERMARMI A CASA TUA
L’Eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile
La Mostra: “Oggi devo fermarmi a casa tua. L’eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile”, a cura di Eugenio Dal Pane, Filippo Belli, Sandro Chierici, Andrea Cimatti (Itaca Eventi) ideata in preparazione al
XXV Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona (3-11 settembre 2011) è costituita da 36 pannelli suddivisi in quattro sezioni con
immagini e testi, si apre col celebre episodio di Zaccheo, emblema
dell’uomo curioso e desideroso di vedere Gesù. Perché? Cosa gli
mancava? E che cosa accade quando Gesù entra nella casa, cioè nella vita
di un uomo?
1 sezione. Una smisurata indigenza
La prima sezione sviluppa il tema della fame e della sete dell’uomo, la
sua “smisurata indigenza” cui solo Dio può dare risposta adeguata.
Proprio mentre risponde ai bisogni elementari, Dio educa il suo popolo a
ciò che costituisce la risposta piena al bisogno di sazietà:
«Ti ha nutrito di
manna […] per farti capire che l ’uomo non vive soltanto di pane, ma che
l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore» (Dt 8,3).
2 sezione. Io sono il pane della vita
Si introduce così il tema della seconda sezione che si incentra sul capitolo
sesto del vangelo di San Giovanni. Gesù ha compassione del bisogno
dell’uomo, moltiplica i pani e i pesci, ma essi non bastano: «Io sono il
pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non
avrà più sete. […] Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera
bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me
e io in lui. […] Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che
mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia di questo pane
vivrà in eterno» (Gv 6,35.55-56.58).
3 sezione. «Signore, da chi andremo?»
Il dono di sé di Gesù chiama in causa la libertà dell’uomo, tema della
terza sezione. Mai essa è sfidata come in questa domanda di Gesù ai suoi
apostoli:«Volete andarvene anche voi?». Emblematica è la risposta di
Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna»
(Gv 6,67-68). Parole, cioè, che possono guidare l’uomo e sostenerlo nell’affrontare la quotidianità del vivere: «L’Eucaristia è il cibo che li [i battezzati] sostiene nel lungo cammino dell’esodo attraverso il deserto
dell’umana esistenza» (Benedetto XVI).
Qui sta la grande alternativa: mettere al centro della vita sé e accontentarsi
dei pani e dei pesci, oppure ospitare nella propria vita la presenza di Gesù
e rimanere a Lui attaccati.
4 sezione. Il dono permane
«Rimani con noi, Signore». L’ultima sezione della mostra approfondisce
il “rimanere” come caratteristica propria della vita cristiana, nella duplice
dimensione del rimanere del Signore nella sua Chiesa e del nostro
rimanere nel suo amore: «Egli è qui».
Da questo nasce la vita nuova del cristiano che si esprime in tutti gli
ambiti della vita personale e sociale. |